mercoledì 27 agosto 2008

Come un sasso nel sottobosco

Estratti dall'opera: Come un sasso nel sottobosco
di Fabio Santangelo


SENSAZIONE DI ESISTENZA

Fogliolina appena nata
tremolante nella notte,
scossa
da un alito di vento:
com’è fragile
la nostra
vita.

ODE AL DOLORE

Il cielo versava
le sue lacrime
ma io non lo capivo.
Ora che io piovo
lui è tornato azzurro.
E mi ritrovo
solo
a camminare
su di una stradaccia
male lastricata,
lungo un muro
consunto
dalle offese
del tempo.
A volte
vorrei buttarlo giù
per vedere
se dall’altra parte
il cielo, come i miei occhi,
piove,
ma poi ho pietà di lui
perché è un po’
come me.
Forse anche
questo muro
ha pietà di me,
e, se potesse parlare,
forse mi direbbe
cosa c’è dall’altra parte;
forse mi direbbe:
“Buttami giù
purché tu stia meglio”.
Ma non lo farò.
Continuerò a camminare
lungo quel muro
finché non troverò
un varco
che mi mostri
cosa c’è al di là,
anche se, ormai,
m’interessa poco.
Ed in questo tempo,
aiutato dalla poesia,
non mi resta che
piluccare la vita.

SOLITUDINE

Spazio immenso
di cielo oscuro
nel cuore.

A POETARE

Lasciatemi
come un sasso
nel sottobosco.

FOLLIA

Scie
di luce
nella notte
d’una città:
missili
col potere
di distruggere
l’uomo,
ma
non la sua
follia.

VENERE

Venere
che sorgi
dall’acque
del mare…
il vento
carezzandoti
scolpisce le tue vesti
sul tuo bel corpo
che sa
di orizzonte,
ed il cielo
ti fa da
sfondo,
contornando
i tuoi fianchi
di alba.
Un sorriso
di perle
si apre
sulla tua
bocca
di fuoco
e cielo…
di quel cielo
che troneggia
dietro di te,
passando dal
rosso al blu
con mille sfumature
d’amore…
… del mio
per te.

RIDI PAGLIACCIO

Ridi pagliaccio,
sulle disgrazie
di poveri derelitti
che pagano
per vedere
la tua faccia
ipocrita.
Ridi pagliaccio,
in un mondo
che non vede
che pianto,
o che ride
d’ironia.
Ridi pagliaccio,
sotto un cielo
che piove
di sangue
e di bombe.

E io mi astengo
dal ridere
perché vedo
cosa ho intorno
e prego…
… prego che
arrivi il giorno
in cui Dio libererà
le anime redente
da quest’inferno terrestre.
E chissà
che non ci sia
anche tu…

INFINITO

In una notte
insonne,
tendo l’orecchio
al nulla
e ascolto
il rumore
del silenzio…

Infinito…


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